Il giorno 26 Aprile 2018 alle ore 22:53:51 GMT la rete di monitoraggio geofisico ha registrato un evento esplosivo molto forte, associato a parametri geofisici (sismici, deformazione del suolo e pressione acustica) al di sopra della attività esplosiva ordinaria e classificabile come evento esplosivo Maggiore (Figura 1).
Figura 1. Confronto tra le ampiezze sismica (UD) e il tilt. Le deformazioni del suolo indicano che l’evento di oggi (stella) ricade ampiamente nel campo delle esplosioni Maggiori.
L'evento sismico (5.8 x10-4m/s in velocità e 2.8 x10-5m in spostamento) supera di oltre un ordine di grandezza i valori dell'attività ordinaria. La rete infrasonica indica che l'esplosione ha generato pressioni intorno a 270 Pa, a 450 m di distanza, ed ha localizzato l'evento esplosivo nel settore relativo al cratere Centrale.
Figura 2: Segnali sismico in velocità, spostamento e pressione acustica.
Questo evento è stato accompagnato da un forte segnale di deformazione del suolo (0.6 µrad nella Rina Grande al tiltmetro OHO) preceduto di circa 3-4 minuti da una inflazione del suolo (Figura 3).
Figura 3: Tilt registrato alla stazione OHO
L'evento esplosivo è chiaramente visibile dalle immagini della telecamera termica ROC (Figura 4). Dalle immagini si osserva una significativa emissione di materiale oltre la terrazza craterica, confermato anche dal Tephra fall-out map (Figura 5)
, ed è stata seguita da rotolamenti di materiale lungo la Sciara del Fuoco (Figura 6), per circa due minuti.
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Figura 4: Immagini dell’evento esplosivo riprese dalla telecamera termica di Roccette (ROC)
Figura 5: Mappa di ricaduta dei materiali dell’evento esplosivo del 26 aprile 2018 secondo il modello balistico basato sulla localizzazione ed ampiezza della pressione infrasonica
Figura 6: Immagine della telecamera visibile di Punta Labronzo
Non si registrano, a seguito della sequenza esplosiva, ulteriori variazioni significative dell'attività vulcanica. Di seguito il filmato della telecamera termica ROC