Questo evento è stato accompagnato da un forte segnale di deformazione del suolo (27 µrad a circa 800 m di distanza al tiltmetro OHO nella Rina Grande) preceduto di circa 8 minuti da una inflazione del suolo (Figura 5). Tale deformazione è più che doppia rispetto alla deformazione registrata durante l'evento parossistico del 15 Marzo 2007.
Di seguito il filmato della telecamera termica ROC e della telecamera visibile LBZ
A seguito dell'esplosione parossistica l'attività esplosiva ai crateri sommitali è aumentata di intensità con pressioni infrasoniche doppie rispetto all'attività ordinaria (60 Pa a 450 m) e lancio di matertiale balistico fino a 300 m di altezza.
La telecamera di Roccette posta a quota 750 m mostra delle lineazioni di anomalia termica in corrispondenza del versante esterno del cratere di NE e Centrale plausibilmente legate a emissioni di materiale caldo da un sistema di fratture. Attualmente il materiale caldo scende lungo la sciara del fuoco dal settore centrale della terrazza craterica ma non raggiunge il mare (Figura 8)
Il tiltmetro OHO non evidenzia deformazioni significative dell'apparto vulcanico.
Situazione attuale aggiornata alle 08:00 ora locale del 04/07/2019
Continua l'aumento del tremore sismico che dalle 01:00 ha raggiunto valori molto alti. L'attività esplosiva stromboliana rimane molto sostenuta con valori di pressione alti e localizzata nel settore Centrale e di SW. La telecamera visibile di Punta Labronzo mostra un'anomalia termica che è andata progressivamente muovendosi lungo il versante della Sciara del Fuoco (Serro delle Capre - lato Ginostra) presumibilmente legata a materiale caldo in raffreddamento o ad un piccolo trabocco alimentato nel settore di SW. L'ultima immagine MODIS delle 00:45 UTC registra infatti un'anomalia termica molto elevata di 604 MW.
Situazione attuale aggiornata alle 09:30 ora locale del 05/07/2019
L'analisi geofisica dell'attività del vulcano Stromboli delle ultime 12 ore conferma il generale aumento del tremore sismico che ha oscillato tra valori alti e molto alti. Tale aumento è imputabile a periodi di durata variabile (tra decine di minuti e alcune ore) di intensa attività di spattering con transienti che si ripetono con una rate di 20/30 eventi al minuto. L'analisi termica ed infrasonica identifica un'intensa attività esplosiva dai crateri sommitali con frequenti esplosioni (maggiori di 240 eventi/giorno) che emettono materiali con velocità di 40-50 m/s. I transienti infrasonici corrispondenti sono elevati. Le ultime immagini MODIS delle 21:15 UTC di ieri e delle 01:25 UTC di oggi registrano anomalie termiche elevate di 542 e 220 MW.
Le osservazioni dei parametri geofisici sono compatibili con un livello di magma nei condotti molto superficiale ed un grado esplosivo ALTO.
Situazione attuale aggiornata alle 12 ora locale del 06/07/2019
L'analisi geofisica dell'attività del vulcano Stromboli delle ultime 24 ore evidenzia un ulteriore progressivo aumento dei parametri monitorati, che appaiono compatibili con un grado esplosivo MOLTO ALTO.
Il tremore sismico, pur con un andamento oscillatorio, mostra un trend di progressivo aumento e nelle ultime 24 ore ha assunto prevalentemente valori molto alti. I picchi di tremore sono prodotti da fasi della durata di alcune ore di intensa attività di spattering del cratere Centrale e SW, associate a pressioni infrasoniche alte (0.3-0.4 bar) che si susseguono con un tasso di accadimento di 20/30 eventi al minuto. Queste fasi di attività di spattering intermittente sostenuta, si inseriscono in una quadro generale caratterizzato da un'attività Stromboliana intensa, con frequenti esplosioni (~15 eventi/ora) di ampiezza elevata (pressioni infrasoniche ~2 bar). Le esplosioni raggiungono altezza di 300-400 m sopra i crateri e sono ricche di materiale lavico.
Nel pomeriggio di ieri si registra una ripresa dell'attività esplosiva dal cratere di NE. Tale attività si è andata intensificando durante la notte.
Le ultime immagini MODIS delle 20:20 UTC di ieri e delle 00:30 UTC di oggi registrano anomalie termiche moderate di 46 e 59 MW, ma sono state acquisite in condizioni di copertura nuvolosa sfavorevoli.
Il flusso di SO2 valutato dalla camera UV1 di Roccette mostra un trend di generale aumento da medio verso alto.
Le osservazioni dei parametri geofisici sono compatibili con un livello superficiale di magma nei condotti ed un grado esplosivo MOLTO ALTO.
Situazione attuale aggiornata alle 12 ora locale del 07/07/2019
L'analisi geofisica dell'attività del vulcano Stromboli delle ultime 24 ore conferma il progressivo aumento dei parametri monitorati, che appaiono compatibili con un grado esplosivo MOLTO ALTO.
Il tremore sismico ha una natura pulsante e mostra un trend in aumento e nelle ultime 24 ore ha assunto prevalentemente valori Molto Alti. I picchi di tremore sono prodotti da fasi della durata di alcune ore di intensa attività di spattering del cratere Centrale e SW, associate a pressioni infrasoniche Alte (0.3-0.4 bar) che si susseguono con un tasso di accadimento di 20/30 eventi al minuto. Queste fasi di attività di spattering intermittente sostenuta, si inseriscono in un quadro generale caratterizzato da un'attività Stromboliana intensa, con frequenti esplosioni (~15 eventi/ora) di ampiezza elevata (pressioni infrasoniche ~2.5 bar). Durante le ultime 24 ore le esplosioni si sono progressivamente arricchite in cenere.
Le ultime immagini MODIS delle 21:00 UTC di ieri e delle 01:15 UTC di oggi, acquisite in ottime condizioni geometrico satellitari, registrano anomalie termiche moderate di 76 e 88 MW.
Il flusso di SO2 valutato dalla camera UV1 di Roccette conferma il trend di generale aumento da medio verso alto.
Le osservazioni dei parametri geofisici sono compatibili con un livello superficiale di magma nei condotti ed un grado esplosivo MOLTO ALTO.
Si ricorda che questa documentazione è soggetta a Copyright, pertanto potrà essere riportata su testate giornalistiche e/o siti di informazione solamente a condizione che ne venga citata e linkata la fonte:
http://lgs.geo.unifi.it/index.php/blog/esplosione-parossistica-stromboli-3-luglio-2019