Nella giornata del 18/01/2017 la rete sismica del Laboratorio di Geofisica Sperimentale (LGS) - Dipartimento di Scienze della terra dell'Università di Firenze - ha registrato 4 eventi sismici con magnitudo Richter maggiore di 5 localizzati da INGV al confine tra Lazio e Abruzzo:
alle 09.25.40 UTC (10.25.40 Locali) con magnitudo Mw=5,1 (Ml=5,3) con profondità di 9,2Km
alle 10.14.09 UTC (11.14.09 Locali) con magnitudo Mw=5,5 (Ml=5,4) con profondità di 9,1Km
alle 10.25.23 UTC (11.25.23 Locali) con magnitudo Mw=5,4 (Ml=5,3) con profondità di 8,9Km
alle 13.33.36 UTC (14.33.36 Locali) con magnitudo Mw=5,0 (Ml=5,1) con profondità di 10Km
La profondità degli eventi è entro i 10 km, quindi superficiale e tipica dei terremoti appenninici.
Attualmente è in atto una sequenza di After-shocks (scosse "di assestamento"), che al momento conta oltre 150 eventi dei quali, oltre ai 4 con M>5, 6 eventi con M>4.
Di seguito si riportano le registrazioni della Rete Sismica del Laboratorio di Geofisica Sperimentale dell'Università degli Studi di Firenze (Figura 2 e 3) dove si vedono chiaramente gli eventi.
QUI le registrazioni real time.
Il calcolo dei meccanismi focali effettuati tramite i dati a larga banda della Rete Sismica da INGV ha evidenziato per tutti gli eventi sopra indicati un soluzione con movimento distensivo (Figura 3):
Si è trattato di terremoti di origine tettonica generati, come calcolato da INGV da un movimento distensivo (Figura 3) coerente con i dati storici dell'area. Si riporta una animazione con le sequenze sismiche rispettivamente di
1) Umbria - Marche 1997
2) Aquila 2009
3) Amatrice 2016
4) Ussita 2016
5) Norcia 2016
6) Eventi del 18/01/2017 con M>5
La pericolosità sismica dell'area risulta elevata, con accelerazione orizzontale del suolo attesa, in assenza di amplificazioni, pari a 0,25-0,275g (Figura 6).